Una definizione "istituzionale" viene offerta dal ministero dell'Industria, del Commercio e dell'Artigianato: "l'e-commerce consiste nello svolgimento di attività commerciali e di transazioni in via elettronica e comprende attività diverse quali: la commercializzazione di beni e servizi per via elettronica, la distribuzione on line di contenuti digitali, l'effettuazione per via elettronica di operazioni finanziarie in borsa, gli appalti pubblici per via elettronica e altre procedure di tipo transattivi della Pubblica Amministrazione". [Circolare Ministero Industria Commercio e Artigianato 1 giugno 2000, n. 3487/C]
Una definizione più "comune" è: l'e-commerce consiste nella vendita e nell'acquisto di beni e servizi attraverso Internet ricorrendo a server sicuri (nota HTTPS, un apposito protocollo che crittografa i dati sensibili dei clienti contenuti nell'ordine di acquisto allo scopo di tutelare il consumatore) dove sono utilizzati carrelli elettronici e con servizi di pagamento on-line, come le autorizzazioni per il pagamento con carta di credito.
A seconda dei soggetti protagonisti si possono individuare due categorie di commercio elettronico: il Business to Consumer ed il Business to Business.